IN QUESTA SEZIONE DEL BLOG TERREMO UNA LISTA DELLE RACCOLTE FONDI ED EVENTUALI BENEFIT CHE SENTIREMO NECESSITÀ DI LANCIARE O CHE CI VERRANNO COMUNICATI.
Poiché non è affatto scontato riuscire a tenersi in contatto dopo denunce varie, fogli di via e processi in vista (…)
Per coloro che non trovassero AVVOCATX DISPOSTX A LOTTARE sul piano politico, ovvero a scardinare le accuse e le impalcature giuridiche stesse schierandosi dalla parte delle realtà autogestite e conflittuali, quindi convintx a rifiutare apertamente di sostenere le maniere tipicamente stigmatizzanti, delatorie, intimidatorie, persecutorie ed oppressive fino alla tortura di certi regimi governativi, contattateci direttamente o chiedendo ai collettivi che portano avanti lotte sociali e ambientali intorno al vostro territorio.
Unire le istanze rispetto ai ricorsi e dal punto di vista processuale è sicuramente meno dispendioso e può avere certo molta più efficacia assumendo un valore proprio, che non si lasci assimilare da Codici di Legge e quindi finalmente condiviso.
…
[ l’appello continua a fondo pagina, scarica qui la versione pdf integrale ]
-
2k24.11.16 > San Lazzaro (BO) T.A.Z (artt.633+633bis/cp)
-
2k24.10.19 > Oasi del Furlo, Fossombrone (PU) freeparty: 2 persone denunciate art.633bis/cp
Trad. in francese:
-
2k24.10.12 Ancona streetparade: guidatxr autocarro multatx art.82/cds
-
2k24.08.31 Canavese (TO) freeparty: sequestro + 4 persone denunciate art.633bis/cp
Link alla RACCOLTA FONDI ONLINE per le spese legali di PHANTOMATIK NEURACREW REVENGE
- varie 2023 da ricontattare
>>><<<
“SUPPORT YOUR LOCAL TRIBES AND COMRADES”
Poiché non è affatto scontato riuscire a tenersi in contatto dopo denunce, fogli di via e processi in vista e ricatti vari, cercheremo di capire di volta in volta come e dove incontrarci.
Per paura di esporsi spesso si tende a prendere distanza da chi viene colpitx dalla repressione.. aggravandone le conseguenze a partire dalla sfera relazionale, emotiva, psicologica, oltre che quella più strettamente economica od ampia di libertà pubbliche.
Al contrario, occorre non desistere dal coordinarsi, pur con le dovute attenzioni, affatto riducendoci ai social network, rispetto a procedimenti giudiziari simili tra loro, soprattutto quando nascono proprio per venire applicati arbitrariamente, e prepararci a forme più solide di autodifesa legale, o quantomeno permetterci di fare analisi dell’uso/abuso di misure punitive e del loro andamento a seconda delle zone ogni volta che sarà possibile e consensuale. Sarebbe utile perciò aggiornarsi rispetto alle raccolte fondi già concluse in precedenza e portate avanti autonomamente dalle crew per avere un minimo di storico da confronto, semmai risultasse gradito!
Questo perché rimanere unitx non significa soltanto ritrovarsx accomunatx secondo determinate intenzioni ed affinità. Certo, ciò resta una neccessità di fronte agli ostacoli che ci vengono posti arbitrariamente a deterrente, o finanche come punizione per aver osato sperimentarsi in forme faticosamente indipendenti dalle gerarchie clientelari e dal banale profitto privatizzato; eppure, proprio il momento storico che stiamo attraversando, troppo spesso finendo a chiuderci in termini di convenienza personale o pensando di poter fuggire oltreconfine da formule persecutorie e strumentali, securitarie e classiste, ormai applicate globalmente (talvolta gli effetti oppressivi sono solo resi meno evidenti o ancora per poco latenti), ci spinge a tentare di creare ponti tra spazi / tempi di ribellione alle gerarchie sistemiche, nonostante una continuità tra lotte che si renda determinata appaia ormai un sacrificio anche solo da immaginare.. Figuriamoci provare a metterla in pratica ovunque!
La solidarietà è davvero sempre stata un’arma contro ogni grado di annichilimento sociale e individuale, ma non può realizzarsi passivamente, e non si esaurisce in qualche abbozzato atteggiamento di dissenso e proclama, in qualcosa per cui possiamo astenerci dal guardarci intorno senza ponderare le nostre azioni e le nostre possibilità organizzative. Rischiamo di continuare a perdere frammenti e passaggi fondamentali che compongono la memoria storica di tante rivendicazioni che ci hanno precedutx, così come l’attenzione verso quelle presenti.
Ciò però richiede di raccogliersi nella condivisione di contributi contro-informativi senza bisogno di provare scandalo né timore, né di selezionarsi fino ad escludersi ulteriormente.
Semmai, potremmo preoccuparci di come sviluppare una lungimiranza tale da poter addirittura anticipare le strategie repressive, rispedire al mittente la logica preventiva costruita attorno a categorie “devianti” e situazioni “deriva”:
Rimanere inertx di fronte all’inasprirsi della violenza legale, dagli stigmi che ci penalizzano in famiglia/ scuola/ lavoro fino agli abusi penalistici ed alla tortura del carcere speciale, significa che stiamo accettando tali politiche persecutorie.
<<< PER SMETTERE DI SUBIRE, PER NON VENIIRE SCHIACCIATX ! >>>
Dal momento che questo genere di abusi e torture altro non sono che lo specchio della propaganda di qualsiasi governo (comprese le sue opposizioni posticcie) e delle sue priorità primariamente finanziarie, andrebbe osservato che anche riguardo ciò che viviamo come imposizione (norme per farci tornare “a regime”, ossia entro un “ordine” composto da territori devastati, lavoro espropriato, soggettività inevitabilmente alienate, etc), e le stesse ripercussioni in cui si imbattono svariati tentativi di autonomia da secoli, oltre che un ricatto rappresentano un vacillamento dello Stato.
Quando, anche solo indirettamente, in qualche modo si riesca a nuocere ad ideologie e strutture oppressive, è segno che si sta riprendendo direzioni di resistenza, che si è ancora sulle tracce di percorsi di liberazione.
<<< NON LASCIAMOCI AFFONDARE, FACCIAMOCI TRAVOLGERE ! >>>
La capacità di riorganizzarsi costituisce una sfida al potere e insieme la nostra migliore opportunità. Non rinunciare a mobilitarsi e magari persino tornare a discutere non solo virtualmente di ciò che accade.. permette di affrontarlo davvero! Re-imparando senza sosta nonostante lo zeitgeist conforme sia tarato sull’egoismo competitivo, sulla prevaricazione e sul privilegio (tutti canoni di matrice economica, calcolati fino ad affermarsi come basi della sopravvivenza e di ogni valore comune).
Ma ben al di là del miraggio del progresso civile.. ed oltre il benessere vacuo dello sfruttamento coloniale. Per la consapevolezza storicizzata che possiamo quantomeno frammentariamente condividere, questo sistema si nutre di assassinio. L’idea di uno sviluppo senza freni non rimane che un abbaglio meccanizzato.
Esso procede innescando guerre in continuazione pur di poter sostenere la frenesia divoratrice di un nefasto impatto ambientale e l’assorbimento – mai – neutro di sottoculture e prospettive native e/o libertarie di scambio. In direzione contraria al “sistema”, riscontriamo invece nel nomadismo della scena tekno il complemento a scelte di diserzione dal lavoro padronale e dalla venalità produttivista, pur non ancora liberx dalla dipendenza monopolistica di alcuni prodotti quali i carburanti fossili, tuttavia ci si riprendono appunto quegli spazi e tempi di autonomia ballando al ritmo delle proprie scelta di vita.
Volontà che non richiedono come le fdo di doversi adattare ai giuramenti alle bandiere, che nascondono così le proprie violenze dietro le ordinanze di un governo patrio. Proprio nella ribellione a schemi di CONTROLLO + PROFITTO sta quel minimo di dignità che ancora rimane tra collettività e soggetti (ed anche se si accetta ormai per convenzione di vendersela, essa fiorisce solo tra i più liberi rapporti di collaborazione).
Ed una volta che ci si ritrovi criminalizzatx a tutto tondo, ricordiamoci come hanno fatto breccia esperienze di pirateria così pure in genere ogni lotta sociale: quando non si sono lasciate confondere con logiche di dominio, mantenendo la propria rivendicazione conflittuale ad esso ed ispirando creativamente innumerevoli comunità, disposte a lasciare che le proprie caratteristiche e la propria composizione socialepotessero essere, nondimeno, argomento di discussione (nel senso di potersi rendere accessibili, vive, partecipi). Perché. se possiamo infatti godere di qualche miglioramento nella nostra quotidianità, è solo grazie alle forme di opposizione attiva a certe premesse discriminatorie o strutturalmente clientelari, forme di opposizione tuttora praticabili, dal sabotaggio interno fino ad una ricerca in mare aperto di nuove isole.. E magari senza disperderci a vicenda!! Così lo stesso può dirsi tanto per progetti artistici con l’intento di non perseguire un proprio interesse ristretto, quanto della resistenza a misure repressive e ricatti economici e che ricadono sui nostri corpi, martoriando le nostre stesse idee.
Resta quindi da considerare che supportarsi concretamente sperimentando forme mutualistiche ci permette di continuare a sognare, procedere evitando di finire in ostaggio isolatamente di burocrazie e normative che non vogliamo neghino persino il più istintivo posizionamento autodifensivo e autodeterminante. Pur venendo ostacolatx nel perseguire i nostri obiettivispecifici, il trovare punti di incontro per sopperire alle misure repressive, per prime quelle comuni, ci permette di superare le pur giuste distanze tra i rispettivi percorsi arricchendo e moltiplicando occasioni e mezzi di solidarietà…
EMAIL DI CONTATTO
smashrepression@proton.me
PIATTAFORME INFORMATIVE:
mastodon.social/@smashrepression
smashrepressioner.noblogs.org
smashrepression.noblogs.org
t.me/smash_repression
AGENDE ANONIME ONLINE
DI INIZIATIVE AUTOGESTITE LOCALI:
BOLOGNA * balotta.org
CATANIA * attoppa.it
FIRENZE * lapunta.org
MILANO * puntello.org
TORINO * gancio.cisti.org
!!! LA SOLIDARIETA' E' UN'ARMA, USIAMOLA !!!