IN QUESTA SEZIONE DEL BLOG TERREMO UNA LISTA DELLE RACCOLTE FONDI CHE TROVIAMO PUBBLICHE (prima di annotarle qui chiedere il consenso di chi organizza) E DEI BENEFIT CHE SENTIREMO NECESSITÀ DI LANCIARE O CHE CI VERRANNO EVENTUALMENTE COMUNICATI. Aggiorneremo man mano anche le raccolte fondi già concluse per avere un minimo di storico, visto che abbiamo usato spesso canali provinciali/regionali e, soprattutto, il passaparola.
Rimanere unitx significa non solo ritrovarsx accomunatx nelle intenzioni ed attitudini, una neccessità di fronte agli ostacoli che ci vengono posti arbitrariamente a deterrente, o finanche come punizione per aver osato sperimentarsi in forme faticosamente indipendenti da gerarchie clientelari e profitto privatizzato. Il momento storico che stiamo attraversando, troppo spesso finendo a chiudersi in termini di convenienza personale o pensando di poter fuggire oltreconfine da politiche autoritarie ormai applicate globalmente (solo più o meno evidenti o ancora latenti, a seconda delle zone), ci spinge tentare di creare continuità e ponti tra spazi e tempi di ribellione alle gerarchie sistemiche, per quanto appaia ormai martirizzante anche solo immaginarlo.
La solidarietà è davvero sempre stata un’arma contro ogni grado di annichilimento sociale e individuale, ma questa non può realizzarsi passivamente, e non si esaurisce in un semplice atteggiamento di dissenso e proclama, qualcosa per cui possiamo astenerci dal guardarci intorno senza ponderare le nostre azioni e alle nostre possibilità organizzative. Rischiamo di continuare a perdere frammenti e passaggi fondamentali che compongono la memoria storica di tante lotte che ci hanno precedutx così come l’attenzione a quelle presenti. Ciò però richiede raccogliersi in momenti e contributi controinformativi senza doversi per forza nascondere e anzi sviluppando una lungimiranza tale da anticipare le strategie repressive. Per smettere di subirle, per non finirne schiacciatx..
Innanzututto, non possiamo rischiare di rimanere inerti di fronte all’inasprirsi della violenza poliziesca. Dal momento che quest’ultima altro non è che lo specchio della propaganda di governo, con le sue opposizioni posticcie, e delle sue scelte primariamente finanziarie, andrebbe osservato quanto ogni ripercussione in cui si imbattono tentativi di autonomia, ogni imposizione per farci tornare a regime, ossia entro un “ordine” costituito da territori mercificati, lavoro espropriato, soggettvità inevitabilmente alienate, …
Quando in qualche modo si riesce, anche solo indirettamente, a nuocere ad ideologie e strutture oppressive, è segno che si sta andando nella direzione giusta, che si è sulle tracce di percorsi di liberazione. Dove la capacità di riorganizzarsi costituisce una sfida al potere, ma anche la nostra migliore opportunità, soltanto non rinunciare a mobilitarsi e magari persino tornare a discutere non solo virtualmente di ciò che accade e come affrontarlo(!), re-imparando senza sosta e nonostante lo spirito dei tempi sia tarato sull’egoismo competitivo, sulla prevaricazione e sul privilegio, tutti canoni di matrice economica strumentalizzati fino a farne le basi della sopravvivenza. Altro che il miraggio del progresso civile.. e ben oltre il benessere vacuo rendita dello sfruttamento coloniale. Per la consapevolezza storica che possiamo frammentariamente condividere, questo sistema si nutre di assassinio. L’idea di sviluppo senza freni non rimane che un abbaglio meccanizzato che procede inscenando guerre per potersi sostenere. Al contrario, le bandiere che ci offrono un minimo di dignità hanno fatto breccia quando non si sono lasciate confondere con il dominio, mantenendo le proprie specificità, i propri sguardi e composizioni sociali non indiscutibili ma quantomeno accessibili, vive. Se possiamo godere di qualche miglioramento nella nostra quotidianità è solo grazie alla diserzione a certe premesse classiste e discriminatorie, dal sabotaggo interno fino alla ricerca in mare aperto senza però disperderci..
Che sia per progetti artistici che vadano al di là del proprio interesse ristretto a riguardo, come di fronte a misure repressive e ricatti economici. Ricordarci che possiamo supportarci concretamente a vicenda è ciò ci permette non solo di continuare a sognare, ma di procedere senza finire in ostaggio di dinamiche che ci sovrastano, che non vogliamo ci esproprino persino di un posizionamento difensivo, rendendocela distante..
Per coloro poi che nn tovassero AVVOCATX DISPOSTX A LOTTARE sul piano legale, ovvero a discutere le accuse schierandosi dalla parte delle realtà autogestite in senso ampio e che rifiutino apertamente di sostenere le maniere tipicamente stigmatizzanti, delatorie, intimidatorie, persecutorie e oppressive fino alla tortura di certi regimi, contattateci personalmente o chiedete ai collettivi che portano avanti lotte sociali e ambientali nel vostro territorio.
Unire le istanze anche nei ricorsi e dal punto di vista processuale è sicuramente meno dispendioso e può avere molta più efficacia.
Multa streetparade Ancona #ACAB
RACCOLTA FONDI SPESE LEGALI: PHANTOMATIK NEURACREW REVENGE
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