Riproponiamo questo breve pensiero pubblicato qualche settimana fa, di denuncia contro l’uso inaccettabile della musica come veicolo di morte e sterminio e del genocidio in atto contro il popolo gazawi. In un contesto che vede importanti mobilitazioni in corso e crescenti negli Atenei di tutto il mondo (anche italiani) ribadiamo solidarietà e complicità e partecipazione alle piazze. SmashRepression
#StandWithGaza
#CeaseFireNow
Negli scorsi giorni la rete dei Giovani Palestinesi ha diffuso un inquietante video riguardo un presunto “rave” con il quale dex coloni israeliani effettuavano una operazione militare: simulando di ballare ad un raduno, impedivano l’arrivo dei convogli con aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. È sconcertante e inaccettabile che un raduno musicale, di qualunque genere esso sia, venga usato strumentalmente per alimentare una campagna bellica e di sterminio di una popolazione sotto dominio coloniale.
Assistiamo da anni a tentativi da parte dei governi di Israele di rendersi appetibile su un piano pubblico attraverso manifestazioni culturali: il caso più eclatante è quello dell’Eurovision, che spesso si è confugurato come una vetrina mediatica a favore dello stato sionista. Riteniamo che la musica, l’arte e la cultura non siano campi neutri ma luoghi determinanti in cui si riproduce oppressione o, invece, si creano spazi di resistenza e di forme alternativa di esistenza.
Come Smash Repression ci schieriamo senza se e senza ma dalla parte del popolo palestinese. Pensiamo che tutta la scena musicale transnazionale dovrebbe ripudiare e schierarsi contro il tentativo di associare dei momenti musicali a operazioni belliche, di morte e segregazione, totalmente opposte alla musica intesa come veicolo di pace, libertà, cura, solidarietà e unione nelle differenze. Questi principi sono condivisi e portati avanti soprattutto dalle scene underground, che spesso anzi sono nate proprio dal prendere posizione di fronte a soprusi sociali e compiuti dalle forze armate. Non vogliamo rimanere indifferenti all’avanzare della cultura dello sterminio.
Dalla parte dell3 oppress3, in Italia si scende in piazza il 23 e 24 Febbraio a Milano, dove si terrà la manifestazione nazionale a fianco del popolo palestinese. Esprimiamo piena solidarietà a coloro che sono stat3 brutalmente caricat3 in diverse città italiane nei cortei di questa mattina.
Smash Repression – Febbraio 2024
#MAKEMUSICNOTWAR
#SAVEGAZA #CEASEFIRE
#RAVETHEPLANET #TEK_NO_WAR