La libertà suona forte, la repressione è fuori tempo!
–CONTRO IL DL PAURA CONVERGIAMO TUTT* IL 31 MAGGIO A ROMA
–
Why can’t we dance?
Crediamo fortemente nell’importanza di attraversare le città ballando,
riprendendoci con la creatività le strade e gli spazi, rompendo la città-
vetrina, il suo centro desertificato, represso e vocato alla monocultura
del turismo.
A suon di cassa dritta disintegriamo il significato di quello che viene
definito “decoro”, mandiamo un messaggio forte e chiaro di rifiuto
e opposizione alle repressioni quotidiane che i nostri corpi subiscono
nello spazio pubblico, dove le piazze vengono svuotate dalla libera
socialità non normata dal consumo e dove i quartieri storici e popolari
sono sempre più gentrificati.
Smash Repression è una rete di spazi sociali, crew, collettivi e singol*
nata in Italia in risposta all’articolo 633 bis del codice penale o
“Legge Anti-Rave” del 2022, il primo atto legislativo di un governo
fascista che non si limita a colpire solo i “rave” ma tutte le forme di
socialità non mercificata, libera, spontanea e autogestita.
La repressione dei Free Party è un chiaro esempio di come in nome della
sicurezza e della salute pubblica sia giustificato il controllo sempre
più opprimente del nostro tempo, delle nostre vite e dei nostri desideri,
attaccando un mondo che parte dal basso e che crea immaginari differenti.
Per questo non possiamo ignorare i tentativi di repressione e di
silenziamento di ogni forma di dissenso che trovano espressione, ad oggi,
con il DDL Sicurezza, ideato e pianificato dallo stesso governo di
estrema destra, il quale rappresenta un salto di qualità senza
precedenti in Italia, e teso ad instaurare un vero e proprio stato di
polizia contro chiunque osi mettere in discussione le loro politiche di
guerra, precarietà e sfruttamento.
La strada venne già spianata dai precedenti Decreti Salvini e, prima
ancora, quello Minniti, i quali colpirono gli stessi soggetti che il DDL
va ulteriormente a criminalizzare, tra cui lavorator* in sciopero,
attivist* ambientali, disoccupat* organizzat*, soggettività e corpi
razzializzati e marginalizzati…
I Free Party sono spazi in liberazione costruiti da chi li
attraversa.
I Free Party sono connotati dal desiderio e dalla pratica concreta di
creare spazi autogestiti dalle stesse persone che li attraversano per
rivendicare la propria autodeterminazione e autogestione,la propria
creatività, la libera espressione e manifestazione del dissenso che viene
sempre più silenziato, la cura e la solidarietà verso l’altr*.
Queste pratiche appartengono a un processo continuo di liberazione che
mette in discussione privilegi e pregiudizi ormai interiorizzati da
ognun* di noi, frutto di una società capitalista che ci costringe
all’isolamento, che emargina e mette in pratica politiche securitarie,
sessiste,abiliste, razziste, proibizioniste e repressive, vantando una
democrazia fondata su colonialismo, guerre e frontiere.
I Free Party (o T.A.Z) conoscono la necessità non più rimandabile della
costruzione di spazi safer, elaborando sempre più consolidate pratiche
per cui ci si può sentire benvenut*, coinvolt* e liber* di poter
esprimere la propria esistenza contro ogni sovradeterminazione o
discriminazione.
–
NON SAREMO LIBER* FINCHE’ TUTT* NON LO SARANNO
Crediamo in un mondo diverso, un mondo possibile, dove non esistono
frontiere, guerre e confini.
Lottiamo contro una società capitalista e proibizionista che ci spezza le
ali e ci mette in catene. Vogliamo essere liber*, di gestire il nostro
corpo e il nostro tempo.
Vogliamo un mondo libero da carceri e da psichiatria, da discriminazioni
razziali, di genere e di specie.
Vogliamo abbattere ogni pregiudizio, stigma, verso chi viene definit*
“malat* mentale “, perché crediamo che sia la società stessa che ci
disabilita.
Rivendichiamo i nostri corpi, le nostre menti e desideri combattendo una
società bigotta e conservatrice radicata nel patriarcato e il sessismo e
che ancora adotta forme di omobilesbotransfobia.
Vogliamo riprenderci tutto, gli spazi e le strade.
Siamo qui perché siamo spint* da quel senso di rivoluzione che ci tiene
viv* ed unit*, non possono fermare questa nostra rabbia che ci portiamo
dentro, non possono fare a pezzi ciò che è stato scritto.
Dobbiamo fare in modo che ci sia ancora qualcos’altro da scrivere e i
nostri sogni di libertà non verranno infranti, ora più che mai è il
momento di resistere.
–
Non dimenticarti perché sei qui.
Non stai soltanto ballando, ma
stai lottando contro tutte le
repressioni.
ENJOY AND… REMEMBER:
NEVER TALK TO THE POLICE
NEVER TALK TO THE REPORTERS!
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