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SISTEMA EMILIA-GLOBO: DISASTRO AMBIENTALE ED ECOCIDIO? ALLE RETORICHE DEI GOVERNANTI RISPONDIAMO CON MUTUALISMO E SOLIDARIETA’, CURA E RIBELLIONE

Mentre in queste ore si continua a sfangare nella penisola iberica e in particolare nella Comunidad Valencià, dove l’alluvione di questo fine Ottobre 2024 è stata oltremodo devastante, riprendiamo dei punti cardine rispetto a quello che sta avvenendo tramite una riflessione su cio che è in corso in queste settimane in Emilia-Romagna..  [https://smashrepressioner.noblogs.org/2024/10/sistema-emilia-disastro-ambientale-ed-ecocidio-alle-retoriche-autoassolutorie-dei-governanti-si-sta-rispondendo-con-mutualismo-e-solidarieta-cura-e-ribellione/]

SISTEMA EMILIA-GLOBO: DISASTRO AMBIENTALE ED ECOCIDIO? ALLE RETORICHE DEI GOVERNANTI RISPONDIAMO CON MUTUALISMO E SOLIDARIETA’, CURA E RIBELLIONE

 

L’AUTOGESTIONE COME SEMPRE DA’ VITA A MAGNIFICHE MODALITA’ DI INTENDERE I RAPPORTI SOCIALI FUORI DAL PROFITTO. 

 

 

[Vedi foto/deco/discorso del carro a tema “ecologia e salute dei territori” Emilia/Nord]

 

Se questi eventi calamitosi da un lato non possono vedere risposte totalmente efficaci, anzi passibilmente deturpanti, dalle leve del comando, nel breve termine sono destinati a crescere di numero, furia e intensità, e la resistenza ecologica e umana non può non nutrirsi della capacità autogestionaria a 360° di singolx e corpi collettivi. Dalla difesa dei territori e le forme di manifestazione scelte.

Proprio parlando di manifestazioni, riportiamo quella svoltasi ieri, tassello per auspicabili mobilitazioni maggiori nel breve termine:

“Oltre un migliaio di persone hanno partecipato al corteo e alla manifestazione promossa oggi pomeriggio a Bologna da Comitato Besta BO, Comitato contro ogni autonomia differenziata ER, Confederazione Cobas BO, Legambiente ER, Parents for Future BO, Rete Emergenza Climatica e Ambientale ER, Un altro Appennino è possibile, USI CIT BO, MO, PR e RE Un corteo e una manifestazione importante, partecipata e determinata che ha ribadito la richiesta di un cambio di rotta radicale nelle politiche di carattere ambientale sin qui messe in campo. Con essa abbiamo inteso contrastare l’inaccettabile negazionismo del governo, che continua colpevolmente a non mettere in campo piani seri ed efficaci per contrastare il cambiamento climatico e procedere verso la transizione ecologica, e anche la forte assenza e le politiche sbagliate prodotte dalla Regione Emilia-Romagna su questo terreno, a partire dal tanto magnificato Patto per il lavoro e il clima del 2020. La manifestazione, assieme alla vicinanza con le popolazioni colpite dalle quattro alluvioni in Emilia-Romagna nell’ultimo anno e mezzo, ha inteso evidenziare anche le scelte alternative che si tratta di introdurre e che investono l’insieme del modello produttivo e sociale dominante. In particolare, nostri obiettivi sono riassumibili nei seguenti punti: uscita dall’economia del fossile; difesa, ripubblicizzazione ed estensione dei beni comuni; moratoria su tutte le opere che prevedono ulteriore consumo di suolo; cancellazione della legge regionale urbanistica 24/2017 e sua radicale rivisitazione; moratoria e ridiscussione delle grandi opere stradali in rapporto ad un’idea alternativa di mobilità; stop a nuovi impianti a fune volti a incrementare i comprensori sciistici da discesa con grave danno per l’ambiente montano; ridiscussione degli assetti aeroportuali; stop definitivo all’ espansione degli allevamenti intensivi e realizzazione di un programma per il loro superamento; approvazione delle 4 leggi di iniziativa popolare regionale in tema di acqua, rifiuti, energia e stop al consumo di suolo. Infine, la manifestazione ha sottolineato la nostra contrarietà al ddl 1660 “sicurezza”, la svolta repressiva, al venir avanti di un’economia di guerra che rilancia l’economia fossile e, ovviamente, vista anche la concomitanza con le manifestazioni che si sono svolte sempre il 26 ottobre in diverse città, il nostro impegno per affermare la pace, partendo dalla cessazione del fuoco in tutte le aree di guerra. La nostra iniziativa continuerà anche nel prossimo periodo di tempo e ci attendiamo che anche la politica e le amministrazioni si misurino con le questioni che abbiamo avanzato con la manifestazione di oggi. ”

Comitato Besta, lì 27/10/2024