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100x100G4ZA è un’iniziativa straordinaria di solidarietà nata per rispondere in modo concreto e collettivo alla catastrofe umanitaria che da oltre un anno e mezzo devasta la popolazione di Gaza.
Di fronte alla distruzione e alla sofferenza, crediamo che la solidarietà attiva sia non solo un dovere morale, ma anche un atto di resistenza. L’obiettivo è raccogliere 100.000 euro attraverso 100 iniziative in 100 ore consecutive, dal 9 aprile alle 20:00 alla mezzanotte del 13 aprile 2025.

<< La tregua traballante è durata meno di due mesi, prima che i bombardamenti israeliani su Gaza ricominciassero. L’entità sionista—rinfrancata dall’erratica presidenza Trump—riprende con la medesima ferocia il progetto di genocidio “palese” che da Ottobre 2023 grava sui palestinesi della striscia. In Cisgiordania tutto come prima: la pressione dell’occupazione e le sguaiate scorribande dei coloni non si sono mai interrotte. Questo nuovo sviluppo non ci sorprende. Abbiamo imparato a leggere la postura criminale di Netanyahu e la sua banda: un’accolita di fascisti impenitenti, assetati di sangue e territorio palestinese. Sappiamo che continueranno impunemente nel loro progetto di genocidio. Sta a noi fare ogni sforzo per mandare a monte il loro piano, restando come sempre in ascolto delle sorelle e dei fratelli di Gaza, adattando il nostro contributo alle necessità che ci segnalano quotidianamente. In questo nuovo scenario, sebbene il nostro obiettivo resta “riedificare insieme il futuro di Gaza”, siamo costrette a mantenere attiva l’emergenza, per arginare l’impatto devastante che la rinnovata aggressione in corso sta avendo sulla striscia di Gaza e nei territori occupati. >>

<< With 100x100GAZA we intend to raise the funds necessary to support the people of Gaza in the social and material rebuilding of their community. Our goal, also thanks to the initiatives that will be put in place, is to reactivate the Italian Cultural Exchange Center Vik, mantenendo comunque attivi i progetti emergenziali in corso. Sarà un percorso “in progress”, durante il quale orienteremo le scelte in funzione delle richieste che arrivano da Gaza, adattando l’intervento alle condizioni sul terreno. Non sappiamo quale sarà il futuro di Gaza, ma siamo convint* che la motivazione è il primo mattone della ricostruzione: la scintilla che rimette in moto la speranza.>>

Let’s nurturing together the solidarity

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